STORIA DELLA BAND
Nel 1985 siamo ospiti di diverse puntate del noto programma Sardegna Canta in cui alterniamo brani del nostro repertorio a piccoli sketch. Nell’angolo della posta leggiamo le lettere degli ascoltatori. Non tutto era uno scherzo: riceviamo anche la lettera di un detenuto nel carcere di Nuoro, con tanto di poesia allegata. Lettera di un pastore a dei pastori. A marzo una svolta nel nostro stile.
”Marcello: Avevo avuto l'incarico dal direttore di Videolina di produrre una trasmissione musicale importante: “E tutto finisce in musica”. Sponsorizzata da un noto sponsor, con più della metà delle esibizioni dal vivo per cui chiesi aiuto al service di Robertino De Martis per curare l'audio. Il direttore non voleva cabaret: non avrei potuto invitare i Banda Beni e gli altri artisti de La Strega. Fu così che per l'occasione Mario e gli altri abbandonarono l'abito tradizionale ed eseguirono solo brani “seri” del loro repertorio oltre che diversi brani dei Beatles. L'unica canzone allegra che cantarono lì, fu Manager dedicata a me.
La sigla finale Ai laviu English, versione… in inglese (?!) dell’omonimo brano di Sinfonia fu realizzata da un eccellente regista romano.
Domenica 22 settembre 1985, in occasione della Festa di San Maurizio, concerto a Calasetta, città natale di Mario. Fu una vera e propria apoteosi: uno spettacolo che la città aspettava ormai da tempo.
”Mario: E' stata anche per me una serata di un'importanza unica. Sul palco ero circondato da amici di infanzia che venivano a salutarmi. Mi dissero della presenza, tra gli altri, del Vescovo di Iglesias. Per l'occasione scrissi una poesia in tabarchino dedicata a Calasetta che faceva così: “C'è una cosa che mi sta nel cuore, è una cosa che più grande non si può. Non è un fiore, non è il vento, non è il mare, non è il mio amico che si chiama Jo, non è neanche quella brava Peppinedda, sei tu dentro il mio cuore Calasetta”. Con il pericolo di troncarmi una gamba per la gioia di essere nella piazza di Calasetta, mi sono lanciato giù dal palco in mezzo alla gente: non mi sono fatto niente, ma non dimenticherò mai l'abbraccio dei miei concittadini.
“Per aver mostrato un particolare amore per il Comune dove è nato, divulgandone il nome nel campo artistico e dello spettacolo”. Con questa motivazione, il 23 ottobre del 1985, viene conferita la cittadinanza onoraria di Calasetta a Mario, un riconoscimento che è anche un grande regalo per tutti noi.